Grattacielo

Edificio iconico, comunemente noto come il “Grattacielo di Cento”, ha mutato indelebilmente nel Secondo dopoguerra lo skyline del contesto abitato come nella consuetudine degli “Edifici alti in Emilia Romagna”. Si ricordano casi analoghi presso le città della nostra riviera e molti altri: episodi singoli che hanno fatto del salto di scala un “topos” compositivo architettonico e urbano.

 

Le facciate, prima ricoperte da un rivestimento a mosaico policromo molto in voga negli anni di costruzione, del quale apparivano ormai confuse tracce cromatiche per la presenza di sedimenti e di sporcizia dovuti al tempo, presentavano in più la minaccia di distacchi puntuali. La necessità di intervento strutturale ed energetico, è stata allora l’occasione per ridefinire l’immagine architettonica di questo oggetto poderoso, risultato di un disegno dall’insieme fino ai singoli dettagli. Tutto ciò a partire dalla lettura critica dei possibili scorci dai quali avrebbe potuto attuarsi la nuova esperienza visiva: dal centro storico, alla periferia, all’aperta campagna, nella consapevolezza di un paesaggio.