Casa SO

L’alloggio è stato ricavato dall’unione di due unità immobiliari poste al piano attico di un edificio a blocco del Secondo dopoguerra, nel contesto della periferia storica a est di Bologna.

 

Il progetto ha voluto identificare uno spazio centrale di impatto dedicato alla quotidianità, sul quale affacciassero gli altri spazi di completamento. E così nata l’idea di organizzare l’interno in modo comunicante,  grazie all’individuazione di un doppio involucro:  quello interno, perforato e totalmente bianco, è marcato da un’illuminazione perimetrale a cappello, mentre quello più esterno, visibile attraverso i varchi di immissione nelle pareti, è trattato in colore blu elefante. La persona che abita al centro della sala, vuota e bianca,  di volta in volta si attua e si scopre nelle zone più nascoste e più intime, come in parentesi di colore.